RISTORANTE

IL BRUSAFER

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C'era una volta la montagna, quella vera:
il sogno di Efrem

I piatti della tradizione alpina e un laboratorio di erbe officinali

C’era una volta la felicità perfetta, quella che vive nelle cose semplici. La senti subito nel suono dell’acqua alla fontana, a due passi dal ponticello che scavalca il Rio Gerardo, il torrente che scende dai Giordani verso Bussoleno e, a metà strada, incontra il nido roccioso della frazione Combe, scrigno di secoli alpestri letteralmente incontaminati, recuperati con amore dalla famiglia di Efrem Alberto. Un ritorno alle origini: un tuffo nel cuore più fresco e più verde della bassa valle di Susa, all’ombra dei maestosi castagneti alle falde del parco naturale dell’Orsiera. E’ qui che splende la pace fiorita del Brusafer, il cui nome rievoca l’antico mestiere del fabbro. Artigianato vero anche oggi, tra i fornelli dove mamma Gisella sforna antiche meraviglie contadine, aiutata dalla giovane Francesca Vernetto, già sindaco-junior di Mattie. E la sapienza artigiana, a maggior ragione, è rinnovata dal delizioso laboratorio dove Efrem trasforma le erbe alpine officinali in gioielli fitoterapici, delicatezze cosmetiche, fragranze esclusive per tisane indimenticabili.

La si avverte nell’aria, la vocazione autentica del Brusafer: pura accoglienza, nata dal sogno ad occhi aperti fatto da Efrem, laureato in fisica, insieme a Walter, fratello gemello, di professione geologo. Un’unica passione: la montagna dei nonni, da far tornare a vivere. Missione compiuta, nel 2005: da allora il Brusafer è pura bellezza, che aspetta solo di essere scoperta. Tutto è armonia, nella miracolosa quiete dell’abbraccio di case e cortili, gerani, orticelli di aromatiche. Architetture storiche, ridisegnate con il legno e modellate sulla pietra naturale che all’interno, nel salone principale, prorompe fra i tavoli in modo spettacolare con uno sperone di granito, proprio accanto al tepore del camino. Sopra, un soppalco aereo conduce ad altri angoli appartati, nonché alle quattro stanze (otto posti letto) che fanno del Brusafer il paradiso giusto per fermarsi anche la notte, dopo cena, respirando l’incanto di un’oasi alpina dove il tempo si è fermato, restando intatto fino a noi.

Lo si capisce benissimo in cucina, dove Gisella e Francesca sanno rianimare i sapori primordiali della tradizione: dalle Ghenefle, gnocchetti valsusini d’Occitania, dove il burro d’alpeggio ti porta nei pascoli più alti, fino alla minestra di castagne bianche e le Bignetes Verdes, frittelle specialissime, passando per la Sautisa ‘d Coi e la polenta in terrina. Bocconi preziosi che accompagnano i piatti forti a base di cinghiale e stracotto di vitello al vino rosso, tra patate di montagna, riso e ortiche, senza dimenticare il cuore piemontese che batte, senza invecchiare mai, nella cornucopia invernale della bagna caoda. Specialità assoluta della casa, l’autoctono e rarissimo fagiolo Baracafè, sopravvissuto solo a Mattie, recuperato dalla notte dei tempi grazie a un progetto italo-francese che ha permesso di salvare dall’estinzione alcune prelibate varietà orticole, gelosamente custodite tra Piemonte e Provenza da appassionati seed-savers come Efrem, custodi della biodiversità che poi diventa un vero e proprio tesoro da impiattare, destinato a pochi fortunati.

Non pago, l’alchimista che ha sognato di resuscitare il Brusafer – riuscendoci benissimo – passa le sue giornate nell’officina sottostante, profumatissima, tinta del lilla che prorompe dalla lavanda: oli essenziali e acqua floreale vanno a nozze con tinture madri, unguenti ed estratti per sciroppi. Ribes e rosmarino, calendula, rosa canina, iperico e arnica montana: non manca niente, alla linea fitoterapica di Efrem, cui si aggiungono i cosmetici (dalle saponette all’olio d’oliva fino allo shampoo alla lavanda) per poi passare alle tisane di montagna dove trionfano ortica e liquirizia, tiglio e melissa, malva e tarassaco, canapa e miele. E poi la salvia, la menta, la rosa selvatica, il mirtillo. Tutto biologico, naturalmente, prodotto in campo e lavorato in casa. Fiducia e fedeltà: sincerità assoluta, per far parlare la montagna – quella vera – che al Brusafer sa regalare emozioni senza fine.

Ristorante Il Brusafer

Frazione Combe, 31 – 10050 Mattie (To)
Uscita autostrada A32: Chianocco (5 minuti)

Dormire: stanze, 10 posti letto.

Shop: prodotti tipici, erbe officinali

Da vedere: Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè

Da vivere: trekking, equitazione, mountain bike

Telefono: +39 334 3044333

Orari: aperto venerdì, sabato e domenica su prenotazione altri giorni per gruppi

Email: ilbrusafer@gmail.com

Web: http://www.ilbrusafer.com/

www.essenzealpine.it

Facebook: https://it-it.facebook.com/pages/Il-Brusafer-Mattie/239310976248364

Instagram: https://www.instagram.com/explore/locations/589759048/il-brusafer-mattie