Nomen, omen: per essere Beach, ha le carte in regola. Canoe, windsurf, barche e kajak. Quanto al colore, bingo: il Lago Grande di Avigliana è veramente Green, ora presente anche nel club delle 5 Vele, tra le riviere più pulite d’Italia secondo Legambiente e Touring Club. Per essere California gli mancano solo i tuffi delle balene. Ma niente paura, ci si può consolare – alla grande – con un altro genere di immersioni, quelle nei super-cocktail incessantemente elaborati dal menestrello dietro il bancone, Papa, il pirata on the rocks con l’eterna bandana da bucaniere di lago. Teoricamente all’anagrafe è registrato come Fabio, ma forse c’è solo la sua mamma a chiamarlo ancora così. Lavora in tandem con il suo alter ego, Simone Piccarreta, già formidabile bartender nelle migliori arene torinesi. Esotici corsari? In fondo ha sempre qualcosa di sognante, il glorioso Green Beach, di fronte al suo fantastico orizzonte d’acqua: tutta la classe dell’American Bar, tra cataste sfavillanti di liquori selezionatissimi – un centinaio di etichette, tra rhum e whisky, vodka e gin – con anche lo sfizio del cibo stellestrisce, sotto forma di brunch, innaffiato da succhi e American Coffee: l’ideale, per sentirsi davvero sulla West Coast. Ma non si scherza nemmeno in settimana: oltre a ingozzarsi beatamente di stuzzicherie – pesce e verdure, calamari, salmone Teriaki – da Papa e Simone si cena sul serio, tutte le sere, volendo anche a buffet.
Scienza dell’ospitalità: è il vero biglietto da visita di un locale storico, che da sempre trasforma quest’angolo di valle di Susa in una spiaggia internazionale. La sera può esplodere la musica dei dj-set e dei concerti, ma di giorno il Green Beach sfodera una tranquillità invidiabile, formato famiglia, dove i bambini sguazzano in riva al lago o si rincorrono nel piccolo parco giochi annesso all’ampio dehors, su più livelli, che digrada verso lo specchio d’acqua incorniciato dalle verdissime colline moreniche, a due passi da Torino. Perfetto per l’aperitivo, accompagnato da golose tapas a base di verdure e pesce, il regno di Papa si è andato ritagliando anche uno spazio importante nella ristorazione locale, all’insegna della semplicità shakerata col buon gusto: il pane, per dire, è fatto in casa (anche quello degli hamburger), le chips sono all’americana, e la cucina funziona con orari generosi, anche per i ritardatari e gli affezionati dei dopocena lunghissimi, quando emerge il bisogno di proteine, pasta, uova servite come Dio comanda. E birra a fiumi, naturalmente, giusto per non dimenticare mai gli anni ruggenti in cui il Green Beach è stato (e lo è tuttora, per i più giovani) la porta d’accesso verso il sapore irripetibile della primissima, vera libertà.
Se poi si vuole scendere in cambusa, appena l’orario lo consiglia, si entra in contatto con l’arte più rinomata del capitano, cioè i divini miscugli extrasensoriali per i quali il locale è celeberrimo. Merito anche del navigatissimo Simone, se ogni giorno, grazie a una ricerca incessante, erbe e spezie variano in modo inesauribile l’approccio alla tavolozza gustativa dei cocktail. Si va dal Kentucky Mule Fumè al Barboncino, che celebra le nozze fra il bourbon, la menta e altre erbe aromatiche. Va fortissimo il Green Spritz, declinato in rosso, con sciroppo di agrumi e spezie in bitter, un goccio di vodka e una spruzzata di Prosecco. Il top in assoluto, forse, sono i Taylor Drinks, confezionati su misura per chi li ordina. Oppure è il comandante, così come gli viene, a personalizzare – seguendo l’estro del momento, e le essenze di stagione – il beverone memorabile che renderà unico e indelebile il marchio del Green Beach. In riva al lago si è tutti personaggi: sta a lui, il regista, interpretarne al meglio i desideri, cogliendo al volo un tono, un timbro, un tocco di colore. La sera poi si salpa, tutti insieme: il molo è lì a due passi, in attesa che la luna scenda a farsi il bagno pure lei, nell’acqua scura, oltre la Spiaggia Verde dove Papa, signore dei cubetti macinati, tirerà tardi come sempre, con Simone, la ciurma e i passeggeri, ormai sicuri di essere finiti in mezzo al mare che, dalla val Susa, porta diritti in Florida, a San Diego, o tra le onde lunghissime di Malibu.
Via Monginevro 30 – 10051 Avigliana (To)
Uscita autostrada A32: Avigliana Centro (5 minuti)
Da vedere: Laghi di Avigliana, borgo medievale di Avigliana
Da vivere: canoa, kajak, vela, nuoto, birdwatching
Telefono: +39 3202796982
Orari: pranzo e cena da lunedì a domenica, chiuso mercoledì
Email: info@green-beach.com
Facebook: https://www.facebook.com/LaghidiAvigliana
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